Studio Pediatrico Firenze: perché curare i denti da latte è fondamentale
La dentatura decidua, comunemente chiamata “denti da latte”, inizia a comparire intorno ai 6-8 mesi di età e si completa verso i 30 mesi. Ogni bambino sviluppa 10 dentini nell’arcata superiore e 10 in quella inferiore. Allo Studio Pediatrico Firenze della Dott.ssa Francesca Romana Nardelli, poniamo grande attenzione alla salute dei denti da latte perché influenzano lo sviluppo osseo, la fonazione, l’estetica e l’eruzione corretta dei denti permanenti.
Conservare sani i dentini da latte fino alla loro naturale caduta, prevista intorno ai 10-12 anni per i molari, è fondamentale per garantire un corretto sviluppo delle ossa mascellari e della funzione masticatoria.
Carie nei bambini piccoli: perché succede?
Spesso vediamo bambini di 2-3 anni con dentatura completamente cariata. Ma come è possibile?
- Alcuni bambini, anche in assenza di patologie, presentano uno smalto dentale più delicato per predisposizione individuale.
- Il contatto con la saliva degli adulti può introdurre nella bocca dei piccoli batteri cariogeni: accade ad esempio quando si assaggia la pappa, si pulisce il ciuccio con la propria bocca o si danno baci sulle labbra.
- L’allattamento al seno a richiesta, soprattutto di notte, può contribuire alla comparsa di carie precoci. Il latte materno contiene zuccheri che, se restano a lungo sulla superficie dei denti, possono causare la cosiddetta ECC (Early Childhood Caries).
- Abitudini come l’uso del biberon con bevande zuccherate, tisane dolcificate, camomilla o ciucci imbevuti di miele portano alla sindrome da biberon (Baby Bottle Syndrome).
Perché le carie avanzano così rapidamente nei denti da latte
I denti decidui hanno caratteristiche diverse dai permanenti: smalto e dentina sono più sottili, mentre la polpa è più grande e vicina alla superficie. I batteri cariogeni attaccano rapidamente i tessuti duri, causando dolore, sensibilità e rifiuto del cibo o dello spazzolamento.
Nel giro di poche settimane, la carie può raggiungere la polpa causando dolori notturni intensi, dovuti all’aumento dell’afflusso di sangue in posizione sdraiata.
Curare un bambino piccolo: come e perché
Allo Studio Pediatrico Firenze è fondamentale affidarsi a un pedodontista, ovvero un dentista con esperienza nella gestione dei bambini. Il piccolo paziente ha esigenze completamente diverse da un adulto: servono empatia, tecnica e gradualità.
Il nostro approccio prevede un percorso costruito su misura, in pochi appuntamenti mirati e possibilmente accompagnato dalla sedazione cosciente con protossido d’azoto, per ridurre ansia e disagio.
Collaborazione del bambino: un processo di fiducia
I bambini possiedono risorse straordinarie, e saperle attivare è il segreto per ottenere collaborazione.
Durante la prima visita, è importante creare un legame con il piccolo, lasciandogli il tempo di ambientarsi, conoscere lo studio, sentire gli odori, ascoltare i suoni e provare la mascherina con l’“aria profumata”.
Per questo motivo, nel primo appuntamento non si effettuano terapie, salvo urgenze. L’obiettivo è guadagnare la fiducia del bambino.
Dal secondo incontro, che avviene a breve distanza e preferibilmente in orario mattutino, si può iniziare con trattamenti personalizzati.
Studio Pediatrico Firenze: il tuo punto di riferimento per la salute orale dei bambini
Presso lo Studio Pediatrico Firenze, ci prendiamo cura dei sorrisi dei più piccoli con un approccio dolce, rispettoso e scientificamente fondato.
Il nostro obiettivo è prevenire i problemi prima che compaiano e affrontarli, quando necessario, con competenza e delicatezza.
La salute orale dei bambini è il primo passo verso una crescita serena.
Contattaci per una prima visita e scopri come possiamo accompagnarti in questo percorso insieme a tuo figlio.
La dentatura decidua o da latte (perché nasce quando il piccolo ancora si nutre esclusivamente con il latte materno) inizia ad erompere all’incirca dai 6/8 mesi di vita del bimbo e si completa verso i 30 mesi. I dentini sono 10 nell’arcata superiore e 10 nell’inferiore. Il mantenimento di una dentatura decidua sana è importante per il corretto sviluppo delle strutture ossee, per la fonesi (parlare correttamente), estetica (perchè i bimbi possono essere molto critici tra loro) e come guida x la corretta eruzione cioè nascita dei denti permanenti e lo sviluppo dei mascellari. Ricordiamoci che i molaretti verranno sostituiti verso i 10/12 anni, possibilmente ci devono arrivare sani
• Ci sono dei bambini che già a 2/3 anni hanno tutti i denti cariati. Come è possibile?
– Predisposizione del soggetto, il bimbo può avere in assenza di patologie particolari uno smalto più delicato.
– Attenzione a non assaggiare la pappa (almeno una volta nella vita lo abbiamo fatto tutti) perché la bocca del bambino non ha i batteri di un adulto (che potrebbe avere carie, malattia parodontale, micosi o altro), pertanto avviene una colonizzazione da parte di batteri che trovano terreno vergine su cui svilupparsi senza antagonisti. Così vale per i baci in bocca, leccare il ciuccio se cade etc…
– Una causa che spesso è sconosciuta e molto dibattuta è l’allattamento al seno a richiesta in modo continuativo, soprattutto di notte. Il latte materno tra tutte le sostanze protettive che contiene è molto ricco di zuccheri, questi se rimangono a contatto per molte ore con la superficie dello smalto (soprattutto durante la notte quando il flusso salivare che ha effetto di risciacquo è molto ridotto) possono determinare la ECC – Early Childhood Caries, cioè carie diffuse distruttive a decorso rapido.
– Favorire l’addormentamento con il ciuccio dolcificato con miele o altro, l’uso di latte, tisane dolcificate, camomilla etc danno lo stesso problema sopra descritto, anche queste abitudini portano allo stesso risultato che si chiama BBC – Baby Bottle Syndrome o sindrome da biberon.
• Perché le carie sui denti da latte si sviluppano molto velocemente?
Ricordiamoci che i denti da latte sono molto diversi dai denti permanenti, hanno uno strato esterno protettivo di smalto e dentina molto sottile, con una polpa dentale molto grande.
Qui i batteri cariogeni iniziano a produrre acidi che sciolgono i tessuti duri (in questa fase il bimbo ha più sensibilità) e può rifiutare lo spazzolamento o il solo toccare i denti, fino al rifiuto del cibo. Nel giro di poche settimane la carie può giungere vicino alla polpa o creare una continuità con questa. In questa fase il bimbo ha molto dolore, che aumenta soprattutto di notte per un maggior afflusso di sangue ai denti, in posizione sdraiata.
• Ma come si fa a curare un bimbo di 2/3 anni ?
Meglio che venga seguito da un pedodontista (dentista pediatrico) perché è un professionista abituato a gestire le paure e le emergenze dei piccoli pazienti. Sarà in grado di aiutare il bimbo relativamente in pochi ed efficaci appuntamenti. Riducendo così la sua sofferenza. L’approccio e la collaborazione infatti sono completamente diverse da quelle che si possono ottenere da un paziente adulto. Se possibile è sempre meglio utilizzare la tecnica della sedazione cosciente con protossido d’azoto.
• Perché il bambino dovrebbe collaborare nonostante il dolore, l’ambiente nuovo etc?
I bambini hanno delle risorse incredibili, bisogna solo trovarle, e tutto sarà più facile.
La prima cosa che si deve stabilire è un rapporto/contatto con il bambino, il genitore deve cercare di staccarsi anche fisicamente in modo che il bimbo abbia la possibilità di conoscere l’ambiente, i rumori, odori, il dottore, provare la mascherina con “l’aria profumata” ed arrivare a fidarsi completamente. Per il primo appuntamento é meglio, salvo casi particolari, non essere mai operativi, altrimenti si rischia di giocarsi la fiducia del bimbo faticosamente acquisita. Dal secondo appuntamento che avverrà a breve intervallo e meglio nelle ore mattutine (in modo da avere una minor stanchezza, quindi maggior collaborazione) si potranno iniziare le terapie.