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È una tecnica che consente, quasi sempre, di curare i piccoli/grandi bambini non collaboranti (perché hanno paura e dolore per esperienze precedenti che li hanno traumatizzati).

Serve anche a pazienti che non hanno timore delle sedute dal dentista, ma che semplicemente non vogliono stare in tensione e sentire fastidio. Ci sono molte persone che la richiedono per potersi finalmente rilassare.

Il bambino sceglie la mascherina della dimensione che meglio si adatta al suo viso con il profumo che più gli piace. Poi iniziando a respirare “l’aria profumata” avrà una piacevole sensazione di allentamento delle tensioni, timori, e si lascerà condurre attraverso il racconto di una favola che viene creata sulle indicazioni del bambino e con la sua partecipazione attiva. Sarà sempre cosciente, quando avrà bisogno di riposarsi lo potrà chiedere.

Questo approccio sicuramente più faticoso per l’operatore, può rendere molto piacevole la seduta, anche per le terapie che richiedono anestesia locale, e che potrebbero risultare fastidiose in altre condizioni. La procedura di sedazione cosciente sarà molto simile anche nell’adulto, che deve cercare di rilassarsi guidato dalle suggestioni proposte dal dottore.

• Cosa è la sedazione cosciente?

La cosiddetta analgesia relativa secondo la tecnica di Langa prevede l’utilizzo di una sofisticata apparecchiatura digitale che, attraverso un miscelatore, consente di fare respirare in una mascherina morbida una miscela di “aria profumata” con ossigeno e protossido d’azoto. Questi due gas sono presenti anche nell’aria che respiriamo normalmente (per questo non può dare allergie). Le concentrazioni vengono variate dal dottore finché non si trova quella ottimale per quel paziente. Il cosiddetto base line che consente di eliminare l’ansia, fare sentire meno fastidio mentre lavoriamo, a volte si può anche evitare l’anestesia, dare una sensazione di benessere. Alla fine della seduta viene fatto respirare ossigeno puro x 2/3 minuti in modo da non lasciare alcun residuo.
Ormai da 9 anni uso la tecnica della sedazione cosciente o tecnica di Langa.

• Si può usare solo sui bambini?

No la tecnica migliora la seduta sia sugli adulti che sui bambini perché consente:

– Un miglior rilassamento, quindi una maggiore ossigenazione dei tessuti.

– Migliora e stabilizza il battito cardiaco, significa che la tachicardia causata dalla paura che genera la seduta dal dentista (che fa produrre, dalle nostre ghiandole surrenali adrenalina, che a sua volta induce l’aumento del battito cardiaco) viene messa sotto controllo. Questo effetto è spesso un salvavita in tutti i pazienti, soprattutto nei soggetti che hanno problemi cardiaci. Dovrebbe essere obbligatorio il suo uso nei soggetti cardiopatici, ansiosi, odontofobici.

• Se non ho nessuno di questi problemi?

La sedazione comunque aumenta la soglia della percezione del dolore, che significa che se ti dó un pizzicotto x esempio avverti un fastidio da 8/9,con la sedazione la posso avvertire 2/3 o anche nulla. Inoltre si perde la percezione del tempo, per cui le sedute sembrano estremamente veloci, piacevoli ed indolore.

Lo sbiancamento è un ottima soluzione per ridare luminosità al sorriso.

I denti nel tempo possono assumere una colorazione tendente al giallo. Questo può essere dovuto a presenza di placca batterica e tartaro sulla superficie dei denti, fumo, alcuni alimenti, farmaci, collutori.

• Si può sempre fare?

Lo sbiancamento é un trattamento che dà buoni risultati, solo il dottore esegue una corretta analisi del caso, elimina i fattori d’infiammazione e placca, valuta la presenza di otturazioni ingiallite nel settore estetico ed applica la corretta procedura.

• Come viene effettuata la procedura?

Dopo aver valutato i punti sopra, verranno prese delle impronte molto precise, su cui poter creare delle particolari mascherine trasparenti, queste verranno usate per circa 15 notti con un apposito gel a base di acqua ossigenata. In seguito in studio verrà fatta un’ulteriore applicazione di un gel di concentrazione diversa che serve per stabilizzare il colore. Il dottore sulla base del risultato ottenuto valuterà l’intervallo in cui, una volta ogni 2/3 mesi, andrà rifatta un’applicazione di mantenimento del colore.

• Ci sono effetti collaterali?

Il gel agisce in modo selettivo sulle molecole proteiche che sono responsabili dell’ingiallimento, che si depositano nella struttura dello smalto. Il dente non subisce danni, é possibile comunque durante le prime sedute e nell’ultima avere un pò di sensibilità al caldo e freddo. Questa, quando si verifica (piuttosto raramente) tende a ridursi nel giro di 1-2 giorni.

• Quanto dura lo sbiancamento nel tempo?

Se il paziente segue le indicazioni del medico (igiene regolare etc…) a vita!!!

La malattia parodontale è causata dall’infiammazione di uno o più tessuti che circondano il dente: peri odontos.

Si manifesta inizialmente con la gengiva arrossata, gonfia e facilmente sanguinante. In seguito il bordo della gengiva che circonda il dente può, staccandosi dalla superficie del dente, abbassarsi mostrando i denti più lunghi. A queste recessioni corrisponde l’abbassamento dell’osso sottostante.
Così come una pianta che ha poche radici infisse nel terreno si muove e cade, così può avvenire ai nostri denti, si chiama malattia parodontale o piorrea.

• Quale è la causa?

– La placca e tartaro lasciati accumulare attorno al dente.
– Non viene fatta l’igiene regolarmente dal dentista/igienista ogni 4/6 mesi.
– Il metodo di spazzolamento è troppo energico o scorretto.
– Se non viene passato bene il filo interdentale o altri strumenti ausiliari, i tessuti cominciano a soffrire e modificarsi.

• Cosa succede?

Ricordiamoci che la placca batterica é formata da saliva che è come un’onda che bagna tutti i tessuti duri e molli della bocca, svolgendo molte funzioni tra cui: detersione delle superfici, asportazione dei pezzetti di cibo, disinfezione, e riduzione dell’acidità prodotta dai batteri presenti normalmente nella nostra bocca. Quindi quando si forma la placca, se non viene rimossa con l’igiene orale quotidiana, ed i batteri contenuti in essa, provocano una infiammazione della gengiva.

• Come si manifesta?

Con il sanguinamento della gengiva più o meno abbondante, senza dolore o al limite un pò di fastidio, per questo il paziente purtroppo non si preoccupa. Questa fase è ancora reversibile, non ci sono ancora danni non recuperabili se il dentista/igienista effettua una corretta igiene professionale.

• Poi che succede?

Passa il tempo, l’infiammazione si approfondisce e la ruvidità del tartaro sulla superficie della radice consente ai batteri una colonizzazione stabile. La gengiva ormai staccata dal colletto del dente appare gonfia e sanguinante, tende ad abbassarsi rendendo il dente più lungo e ruvido, per cui su di esso si accumula molta più placca.

• Perché il dente diventa più lungo, giallo e maleodorante?

Perché i batteri che si accumulano tra il dente e la gengiva nelle tasche parodontali (dobbiamo immaginarla come il fondo della tasca di un vestito in cui si accumula la polvere che rimuoviamo a fatica) sono per lo più anaerobi, cioé vivono in assenza di ossigeno (nella bocca dei fumatori colonizzano e crescono maggiormente), producendo delle tossine che producono residui sulfurei volatili (causa dell’alitosi) danneggiano i tessuti profondi, distruggendo progressivamente le fibre che sostengono ed ancorano il dente all’osso circostante (fibre del legamento parodontale), attivando le cellule che distruggono l’osso (osteoclasti) bloccando l’attività di quelle che lo producono (osteoblasti).

• Ma allora perderò tutto l’osso di sostegno e tutti i denti nel giro di poco tempo?

No, il processo infiammatorio inizia verso i 12/13 anni x manifestarsi verso 30/35 anni. A seconda dei fattori di rischio, tranne in alcuni soggetti molto predisposti, si sviluppa negli anni consentendoci quindi se diagnosticato in tempo di porre un freno alla malattia. Ricordiamoci che per definizione la malattia parodontale è una malattia cronica, asintomatica, con un decorso a momenti in cui si alternano le fasi di distruzione dell’osso, a delle fasi di quiescenza in cui le difese immunitarie cercano di rallentarne il decorso.

• Cosa vuol dire fattori di rischio e quali sono i più comuni?

Vuol dire che sono dei vizi, abitudini, alcuni farmaci, condizioni predisponenti lo sviluppo e peggioramento della malattia.
Per esempio i più comuni sono:
– Lavarsi poco o con un metodo non corretto i denti
– Avere uno o più familiari che hanno avuto piorrea/malattia parodontale
– Fumare in tutte le quantità e tipologie*
– Assumere farmaci che incidono sul corretto funzionamento del sistema immunitario (immunosoppressori), terapia radiante, chemioterapia etc
– Assumere farmaci che modificano la qualità e quantità della saliva (antipertensivi, calcio, antagonisti, antidepressivi, ansiolitici, sedativi, antiaritmici e molti altri)

* ricordiamoci che i prodotti della combustione del tabacco sono cancerogeni ed inoltre la nicotina ha un effetto vasocostrittore, per cui in caso di infiammazione, come succede nella malattia parodontale, l’arrivo delle difese immunitarie alle gengive è più rallentato on conseguente peggioramento della patologia.
La Parodontologia è pertanto la prima branca dell’odontoiatria che tutti i pazienti devono affrontare per risolvere o mantenere lo stato di salute della propria bocca. Le terapie sono le più svariate ma, semplici o complesse che siano, necessitano sempre di una stretta collaborazione o “compliance” tra l’odontoiatra/ igienista ed il paziente. Le terapie non potranno avere successo senza questo presupposto.

I denti dei bambini, decidui (da latte) o definitivi, possono sviluppare in parte le stesse patologie degli adulti (infiammazione gengivale, carie, pulpite).

La dentatura decidua o da latte (perché nasce quando il piccolo ancora si nutre esclusivamente con il latte materno) inizia ad erompere all’incirca dai 6/8 mesi di vita del bimbo e si completa verso i 30 mesi. I dentini sono 10 nell’arcata superiore e 10 nell’inferiore. Il mantenimento di una dentatura decidua sana è importante per il corretto sviluppo delle strutture ossee, per la fonesi (parlare correttamente), estetica (perchè i bimbi possono essere molto critici tra loro) e come guida x la corretta eruzione cioè nascita dei denti permanenti e lo sviluppo dei mascellari. Ricordiamoci che i molaretti verranno sostituiti verso i 10/12 anni, possibilmente ci devono arrivare sani.

• Ci sono dei bambini che già a 2/3 anni hanno tutti i denti cariati. Come è possibile?

– Predisposizione del soggetto, il bimbo può avere in assenza di patologie particolari uno smalto più delicato.

– Attenzione a non assaggiare la pappa (almeno una volta nella vita lo abbiamo fatto tutti) perché la bocca del bambino non ha i batteri di un adulto (che potrebbe avere carie, malattia parodontale, micosi o altro), pertanto avviene una colonizzazione da parte di batteri che trovano terreno vergine su cui svilupparsi senza antagonisti. Così vale per i baci in bocca, leccare il ciuccio se cade etc…

– Una causa che spesso è sconosciuta e molto dibattuta è l’allattamento al seno a richiesta in modo continuativo, soprattutto di notte. Il latte materno tra tutte le sostanze protettive che contiene è molto ricco di zuccheri, questi se rimangono a contatto per molte ore con la superficie dello smalto (soprattutto durante la notte quando il flusso salivare che ha effetto di risciacquo è molto ridotto) possono determinare la ECC – Early Childhood Caries, cioè carie diffuse distruttive a decorso rapido.

– Favorire l’addormentamento con il ciuccio dolcificato con miele o altro, l’uso di latte, tisane dolcificate, camomilla etc danno lo stesso problema sopra descritto, anche queste abitudini portano allo stesso risultato che si chiama BBC – Baby Bottle Syndrome o sindrome da biberon.

• Perché le carie sui denti da latte si sviluppano molto velocemente?
Ricordiamoci che i denti da latte sono molto diversi dai denti permanenti, hanno uno strato esterno protettivo di smalto e dentina molto sottile, con una polpa dentale molto grande.
Qui i batteri cariogeni iniziano a produrre acidi che sciolgono i tessuti duri (in questa fase il bimbo ha più sensibilità) e può rifiutare lo spazzolamento o il solo toccare i denti, fino al rifiuto del cibo. Nel giro di poche settimane la carie può giungere vicino alla polpa o creare una continuità con questa. In questa fase il bimbo ha molto dolore, che aumenta soprattutto di notte per un maggior afflusso di sangue ai denti, in posizione sdraiata.

• Ma come si fa a curare un bimbo di 2/3 anni ?
Meglio che venga seguito da un pedodontista perchè è un professionista abituato a gestire le paure e le emergenze dei piccoli pazienti. Sarà in grado di aiutare il bimbo relativamente in pochi ed efficaci appuntamenti. Riducendo così la sua sofferenza. L’approccio e la collaborazione infatti sono completamente diverse da quelle che si possono ottenere da un paziente adulto. Se possibile è sempre meglio utilizzare la tecnica della sedazione cosciente con protossido d’azoto.

• Perché il bambino dovrebbe collaborare nonostante il dolore, l’ambiente nuovo etc?
I bambini hanno delle risorse incredibili, bisogna solo trovarle, e tutto sarà più facile.
La prima cosa che si deve stabilire è un rapporto/contatto con il bambino, il genitore deve cercare di staccarsi anche fisicamente in modo che il bimbo abbia la possibilità di conoscere l’ambiente, i rumori, odori, il dottore, provare la mascherina con “l’aria profumata” ed arrivare a fidarsi completamente. Per il primo appuntamento é meglio, salvo casi particolari, non essere mai operativi, altrimenti si rischia di giocarsi la fiducia del bimbo faticosamente acquisita. Dal secondo appuntamento che avverrà a breve intervallo e meglio nelle ore mattutine (in modo da avere una minor stanchezza, quindi maggior collaborazione) si potranno iniziare le terapie.

Quando e come posso iniziare a lavare i denti di mio figlio?

I dentini vanno lavati appena erompono in bocca, prima con delle garzine umide, poi verso i 2 anni introdurre uno spazzolino morbido, in modo da fargli acquisire l’abitudine all’igiene orale, anche se la correttezza dei movimenti potrà non essere ottimale. Lo spazzolino ed il dentifricio cambieranno a seconda dell’età e dello sviluppo del bimbo.

• Quale è il momento migliore per fare la prima visita dal dentista?
Sarebbe importante cominciare fin dalla tenera età a recarsi da un pedodontista per sapere come mantenere al meglio i denti dei propri figli. È importantissimo già dai 2 anni fare una prima visita durante la quale viene fatta una valutazione sul corretto sviluppo del cavo orale, una analisi di quelli che possono essere gli errori da non fare, i consigli sulle metodiche corrette di igiene orale rapportato all’età del bimbo, ma soprattutto si instaura un rapporto sereno con la figura del dentista. Senza traumi nè paure, l’approccio sarà giocoso e divertente.

Ortodonzia fissa o mobile questo è il dilemma!

A che età fare una prima visita ? Un primo screening di base viene fatto durante la prima visita generica dai 2 anni in poi. A quell’età ed ovviamente anche dopo è possibile capire se la dentatura di tuo figlio/a ha bisogno di aiuto.

Con il team costituito dall’ortodontista e dalla logopedista valuteremo quando, come , con che tempi e sequenza intervenire. Questa è la bellezza del crescere con dei professionisti con cui posso accompagnare il mio paziente verso l’obiettivo SALUTE FUNZIONE ED ESTETICA.

Sei una adulto? Bene il team valuta l’utilizzo a seconda del caso di apparecchi fissi in ceramica piu estetici , mascherine trasparenti o altro. IL TUO SUCCESSO È IL NOSTRO SUCCESSO !

Ossia tutte le tecniche che mi consentono di recuperare il tessuto rimasto sano e ricostruire il tuo dente attraverso le otturazioni estetiche. Eliminare la carie , con estrema cura pena la sua recidiva. Sostituendo la cavità con materiali che si armonizzano per colore e forma . A volte è impossibile riconoscere il dente naturale da quello ricostruito. Per questo adoro l’estetica , d’altra parte 5 anni di liceo artistico mi hanno consentito di sviluppare il mio estro artistico. I DENTI SONO PERFETTI E DEVO FARE DI TUTTO PER RECUPERARLI , QUESTO È IL MIO CREDO.

Ogni caso va valutato nel complesso. Il recupero delle corone dei denti ove sia possibile va sempre perseguito. E ogni piano di trattamento attentamente studiato per proporti solo la soluzione che può consentirti di ritrovare funzione ed estetica in modo armonico e non invasivo.

Ti propongo la sostituzione di un dente con uno o più impianti quando proprio non ci sono alternative. La soluzione impiantare è perfetta se ci sono diversi parametri sotto controllo, ti guideremo in queste scelte prendendoti per mano …. anzi per i denti!

Sedazione Cosciente

È una tecnica che consente, quasi sempre, di curare i piccoli/grandi bambini non collaboranti (perché hanno paura e dolore per esperienze precedenti che li hanno traumatizzati).

Contattaci

Serve anche a pazienti che non hanno timore delle sedute dal dentista, ma che semplicemente non vogliono stare in tensione e sentire fastidio. Ci sono molte persone che la richiedono per potersi finalmente rilassare.

Il bambino sceglie la mascherina della dimensione che meglio si adatta al suo viso con il profumo che più gli piace. Poi iniziando a respirare “l’aria profumata” avrà una piacevole sensazione di allentamento delle tensioni, timori, e si lascerà condurre attraverso il racconto di una favola che viene creata sulle indicazioni del bambino e con la sua partecipazione attiva. Sarà sempre cosciente, quando avrà bisogno di riposarsi lo potrà chiedere.

Questo approccio sicuramente più faticoso per l’operatore, può rendere molto piacevole la seduta, anche per le terapie che richiedono anestesia locale, e che potrebbero risultare fastidiose in altre condizioni. La procedura di sedazione cosciente sarà molto simile anche nell’adulto, che deve cercare di rilassarsi guidato dalle suggestioni proposte dal dottore.

• Cosa è la sedazione cosciente?

La cosiddetta analgesia relativa secondo la tecnica di Langa prevede l’utilizzo di una sofisticata apparecchiatura digitale che, attraverso un miscelatore, consente di fare respirare in una mascherina morbida una miscela di “aria profumata” con ossigeno e protossido d’azoto. Questi due gas sono presenti anche nell’aria che respiriamo normalmente (per questo non può dare allergie). Le concentrazioni vengono variate dal dottore finché non si trova quella ottimale per quel paziente. Il cosiddetto base line che consente di eliminare l’ansia, fare sentire meno fastidio mentre lavoriamo, a volte si può anche evitare l’anestesia, dare una sensazione di benessere. Alla fine della seduta viene fatto respirare ossigeno puro x 2/3 minuti in modo da non lasciare alcun residuo.
Ormai da 9 anni uso la tecnica della sedazione cosciente o tecnica di Langa.

• Si può usare solo sui bambini?

No la tecnica migliora la seduta sia sugli adulti che sui bambini perché consente:

– Un miglior rilassamento, quindi una maggiore ossigenazione dei tessuti.

– Migliora e stabilizza il battito cardiaco, significa che la tachicardia causata dalla paura che genera la seduta dal dentista (che fa produrre, dalle nostre ghiandole surrenali adrenalina, che a sua volta induce l’aumento del battito cardiaco) viene messa sotto controllo. Questo effetto è spesso un salvavita in tutti i pazienti, soprattutto nei soggetti che hanno problemi cardiaci. Dovrebbe essere obbligatorio il suo uso nei soggetti cardiopatici, ansiosi, odontofobici.

• Se non ho nessuno di questi problemi?

La sedazione comunque aumenta la soglia della percezione del dolore, che significa che se ti dó un pizzicotto x esempio avverti un fastidio da 8/9,con la sedazione la posso avvertire 2/3 o anche nulla. Inoltre si perde la percezione del tempo, per cui le sedute sembrano estremamente veloci, piacevoli ed indolore.

I denti nel tempo possono assumere una colorazione tendente al giallo. Questo può essere dovuto a presenza di placca batterica e tartaro sulla superficie dei denti, fumo, alcuni alimenti, farmaci, collutori.

• Si può sempre fare?

Lo sbiancamento é un trattamento che dà buoni risultati, solo il dottore esegue una corretta analisi del caso, elimina i fattori d’infiammazione e placca, valuta la presenza di otturazioni ingiallite nel settore estetico ed applica la corretta procedura.

• Come viene effettuata la procedura?

Dopo aver valutato i punti sopra, verranno prese delle impronte molto precise, su cui poter creare delle particolari mascherine trasparenti, queste verranno usate per circa 15 notti con un apposito gel a base di acqua ossigenata. In seguito in studio verrà fatta un’ulteriore applicazione di un gel di concentrazione diversa che serve per stabilizzare il colore. Il dottore sulla base del risultato ottenuto valuterà l’intervallo in cui, una volta ogni 2/3 mesi, andrà rifatta un’applicazione di mantenimento del colore.

• Ci sono effetti collaterali?

Il gel agisce in modo selettivo sulle molecole proteiche che sono responsabili dell’ingiallimento, che si depositano nella struttura dello smalto. Il dente non subisce danni, é possibile comunque durante le prime sedute e nell’ultima avere un pò di sensibilità al caldo e freddo. Questa, quando si verifica (piuttosto raramente) tende a ridursi nel giro di 1-2 giorni.

• Quanto dura lo sbiancamento nel tempo?

Se il paziente segue le indicazioni del medico (igiene regolare etc…) a vita!!!

Sbiancamento

Lo sbiancamento è un ottima soluzione per ridare luminosità al sorriso.

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Parodontologia

La malattia parodontale è causata dall’infiammazione di uno o più tessuti che circondano il dente: peri odontos.

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Si manifesta inizialmente con la gengiva arrossata, gonfia e facilmente sanguinante. In seguito il bordo della gengiva che circonda il dente può, staccandosi dalla superficie del dente, abbassarsi mostrando i denti più lunghi. A queste recessioni corrisponde l’abbassamento dell’osso sottostante.
Così come una pianta che ha poche radici infisse nel terreno si muove e cade, così può avvenire ai nostri denti, si chiama malattia parodontale o piorrea.

• Quale è la causa?

– La placca e tartaro lasciati accumulare attorno al dente.
– Non viene fatta l’igiene regolarmente dal dentista/igienista ogni 4/6 mesi.
– Il metodo di spazzolamento è troppo energico o scorretto.
– Se non viene passato bene il filo interdentale o altri strumenti ausiliari, i tessuti cominciano a soffrire e modificarsi.

• Cosa succede?

Ricordiamoci che la placca batterica é formata da saliva che è come un’onda che bagna tutti i tessuti duri e molli della bocca, svolgendo molte funzioni tra cui: detersione delle superfici, asportazione dei pezzetti di cibo, disinfezione, e riduzione dell’acidità prodotta dai batteri presenti normalmente nella nostra bocca. Quindi quando si forma la placca, se non viene rimossa con l’igiene orale quotidiana, ed i batteri contenuti in essa, provocano una infiammazione della gengiva.

• Come si manifesta?

Con il sanguinamento della gengiva più o meno abbondante, senza dolore o al limite un pò di fastidio, per questo il paziente purtroppo non si preoccupa. Questa fase è ancora reversibile, non ci sono ancora danni non recuperabili se il dentista/igienista effettua una corretta igiene professionale.

• Poi che succede?

Passa il tempo, l’infiammazione si approfondisce e la ruvidità del tartaro sulla superficie della radice consente ai batteri una colonizzazione stabile. La gengiva ormai staccata dal colletto del dente appare gonfia e sanguinante, tende ad abbassarsi rendendo il dente più lungo e ruvido, per cui su di esso si accumula molta più placca.

• Perché il dente diventa più lungo, giallo e maleodorante?

Perché i batteri che si accumulano tra il dente e la gengiva nelle tasche parodontali (dobbiamo immaginarla come il fondo della tasca di un vestito in cui si accumula la polvere che rimuoviamo a fatica) sono per lo più anaerobi, cioé vivono in assenza di ossigeno (nella bocca dei fumatori colonizzano e crescono maggiormente), producendo delle tossine che producono residui sulfurei volatili (causa dell’alitosi) danneggiano i tessuti profondi, distruggendo progressivamente le fibre che sostengono ed ancorano il dente all’osso circostante (fibre del legamento parodontale), attivando le cellule che distruggono l’osso (osteoclasti) bloccando l’attività di quelle che lo producono (osteoblasti).

• Ma allora perderò tutto l’osso di sostegno e tutti i denti nel giro di poco tempo?

No, il processo infiammatorio inizia verso i 12/13 anni x manifestarsi verso 30/35 anni. A seconda dei fattori di rischio, tranne in alcuni soggetti molto predisposti, si sviluppa negli anni consentendoci quindi se diagnosticato in tempo di porre un freno alla malattia. Ricordiamoci che per definizione la malattia parodontale è una malattia cronica, asintomatica, con un decorso a momenti in cui si alternano le fasi di distruzione dell’osso, a delle fasi di quiescenza in cui le difese immunitarie cercano di rallentarne il decorso.

• Cosa vuol dire fattori di rischio e quali sono i più comuni?

Vuol dire che sono dei vizi, abitudini, alcuni farmaci, condizioni predisponenti lo sviluppo e peggioramento della malattia.
Per esempio i più comuni sono:
– Lavarsi poco o con un metodo non corretto i denti
– Avere uno o più familiari che hanno avuto piorrea/malattia parodontale
– Fumare in tutte le quantità e tipologie*
– Assumere farmaci che incidono sul corretto funzionamento del sistema immunitario (immunosoppressori), terapia radiante, chemioterapia etc
– Assumere farmaci che modificano la qualità e quantità della saliva (antipertensivi, calcio, antagonisti, antidepressivi, ansiolitici, sedativi, antiaritmici e molti altri)

* ricordiamoci che i prodotti della combustione del tabacco sono cancerogeni ed inoltre la nicotina ha un effetto vasocostrittore, per cui in caso di infiammazione, come succede nella malattia parodontale, l’arrivo delle difese immunitarie alle gengive è più rallentato on conseguente peggioramento della patologia.
La Parodontologia è pertanto la prima branca dell’odontoiatria che tutti i pazienti devono affrontare per risolvere o mantenere lo stato di salute della propria bocca. Le terapie sono le più svariate ma, semplici o complesse che siano, necessitano sempre di una stretta collaborazione o “compliance” tra l’odontoiatra/ igienista ed il paziente. Le terapie non potranno avere successo senza questo presupposto.

La dentatura decidua o da latte (perché nasce quando il piccolo ancora si nutre esclusivamente con il latte materno) inizia ad erompere all’incirca dai 6/8 mesi di vita del bimbo e si completa verso i 30 mesi. I dentini sono 10 nell’arcata superiore e 10 nell’inferiore. Il mantenimento di una dentatura decidua sana è importante per il corretto sviluppo delle strutture ossee, per la fonesi (parlare correttamente), estetica (perchè i bimbi possono essere molto critici tra loro) e come guida x la corretta eruzione cioè nascita dei denti permanenti e lo sviluppo dei mascellari. Ricordiamoci che i molaretti verranno sostituiti verso i 10/12 anni, possibilmente ci devono arrivare sani.

• Ci sono dei bambini che già a 2/3 anni hanno tutti i denti cariati. Come è possibile?

– Predisposizione del soggetto, il bimbo può avere in assenza di patologie particolari uno smalto più delicato.

– Attenzione a non assaggiare la pappa (almeno una volta nella vita lo abbiamo fatto tutti) perché la bocca del bambino non ha i batteri di un adulto (che potrebbe avere carie, malattia parodontale, micosi o altro), pertanto avviene una colonizzazione da parte di batteri che trovano terreno vergine su cui svilupparsi senza antagonisti. Così vale per i baci in bocca, leccare il ciuccio se cade etc…

– Una causa che spesso è sconosciuta e molto dibattuta è l’allattamento al seno a richiesta in modo continuativo, soprattutto di notte. Il latte materno tra tutte le sostanze protettive che contiene è molto ricco di zuccheri, questi se rimangono a contatto per molte ore con la superficie dello smalto (soprattutto durante la notte quando il flusso salivare che ha effetto di risciacquo è molto ridotto) possono determinare la ECC – Early Childhood Caries, cioè carie diffuse distruttive a decorso rapido.

– Favorire l’addormentamento con il ciuccio dolcificato con miele o altro, l’uso di latte, tisane dolcificate, camomilla etc danno lo stesso problema sopra descritto, anche queste abitudini portano allo stesso risultato che si chiama BBC – Baby Bottle Syndrome o sindrome da biberon.

• Perché le carie sui denti da latte si sviluppano molto velocemente?
Ricordiamoci che i denti da latte sono molto diversi dai denti permanenti, hanno uno strato esterno protettivo di smalto e dentina molto sottile, con una polpa dentale molto grande.
Qui i batteri cariogeni iniziano a produrre acidi che sciolgono i tessuti duri (in questa fase il bimbo ha più sensibilità) e può rifiutare lo spazzolamento o il solo toccare i denti, fino al rifiuto del cibo. Nel giro di poche settimane la carie può giungere vicino alla polpa o creare una continuità con questa. In questa fase il bimbo ha molto dolore, che aumenta soprattutto di notte per un maggior afflusso di sangue ai denti, in posizione sdraiata.

• Ma come si fa a curare un bimbo di 2/3 anni ?
Meglio che venga seguito da un pedodontista perchè è un professionista abituato a gestire le paure e le emergenze dei piccoli pazienti. Sarà in grado di aiutare il bimbo relativamente in pochi ed efficaci appuntamenti. Riducendo così la sua sofferenza. L’approccio e la collaborazione infatti sono completamente diverse da quelle che si possono ottenere da un paziente adulto. Se possibile è sempre meglio utilizzare la tecnica della sedazione cosciente con protossido d’azoto.

• Perché il bambino dovrebbe collaborare nonostante il dolore, l’ambiente nuovo etc?
I bambini hanno delle risorse incredibili, bisogna solo trovarle, e tutto sarà più facile.
La prima cosa che si deve stabilire è un rapporto/contatto con il bambino, il genitore deve cercare di staccarsi anche fisicamente in modo che il bimbo abbia la possibilità di conoscere l’ambiente, i rumori, odori, il dottore, provare la mascherina con “l’aria profumata” ed arrivare a fidarsi completamente. Per il primo appuntamento é meglio, salvo casi particolari, non essere mai operativi, altrimenti si rischia di giocarsi la fiducia del bimbo faticosamente acquisita. Dal secondo appuntamento che avverrà a breve intervallo e meglio nelle ore mattutine (in modo da avere una minor stanchezza, quindi maggior collaborazione) si potranno iniziare le terapie.

Pedodonzia

I denti dei bambini, decidui (da latte) o definitivi, possono sviluppare in parte le stesse patologie degli adulti (infiammazione gengivale, carie, pulpite).

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Metodica di spazzolamento

Quando e come posso iniziare a lavare i denti di mio figlio?

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I dentini vanno lavati appena erompono in bocca, prima con delle garzine umide, poi verso i 2 anni introdurre uno spazzolino morbido, in modo da fargli acquisire l’abitudine all’igiene orale, anche se la correttezza dei movimenti potrà non essere ottimale. Lo spazzolino ed il dentifricio cambieranno a seconda dell’età e dello sviluppo del bimbo.

• Quale è il momento migliore per fare la prima visita dal dentista?
Sarebbe importante cominciare fin dalla tenera età a recarsi da un pedodontista per sapere come mantenere al meglio i denti dei propri figli. È importantissimo già dai 2 anni fare una prima visita durante la quale viene fatta una valutazione sul corretto sviluppo del cavo orale, una analisi di quelli che possono essere gli errori da non fare, i consigli sulle metodiche corrette di igiene orale rapportato all’età del bimbo, ma soprattutto si instaura un rapporto sereno con la figura del dentista. Senza traumi nè paure, l’approccio sarà giocoso e divertente.

A che età fare una prima visita ? Un primo screening di base viene fatto durante la prima visita generica dai 2 anni in poi . A quell’età ed ovviamente anche dopo è possibile capire se la dentatura di tuo figlio/a ha bisogno di aiuto.

Con il team costituito dall’ortodontista e dalla logopedista valuteremo quando, come , con che tempi e sequenza intervenire. Questa è la bellezza del crescere con dei professionisti con cui posso accompagnare il mio paziente verso l’obiettivo SALUTE FUNZIONE ED ESTETICA.

Sei una adulto? Bene il team valuta l’utilizzo a seconda del caso di apparecchi fissi in ceramica piu estetici , mascherine trasparenti o altro. IL TUO SUCCESSO È IL NOSTRO SUCCESSO !

Ortodonzia

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Ossia tutte le tecniche che mi consentono di recuperare il tessuto rimasto sano e ricostruire il tuo dente attraverso le otturazioni estetiche. Eliminare la carie , con estrema cura pena la sua recidiva. Sostituendo la cavità con materiali che si armonizzano per colore e forma. A volte è impossibile riconoscere il dente naturale da quello ricostruito. Per questo adoro l’estetica, d’altra parte 5 anni di liceo artistico mi hanno consentito di sviluppare il mio estro artistico. I DENTI SONO PERFETTI E DEVO FARE DI TUTTO PER RECUPERARLI , QUESTO È IL MIO CREDO.

Ogni caso va valutato nel complesso. Il recupero delle corone dei denti ove sia possibile va sempre perseguito. E ogni piano di trattamento attentamente studiato per proporti solo la soluzione che può consentirti di ritrovare funzione ed estetica in modo armonico e non invasivo.

Protesi Fissa e Mobile

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Implantologia

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Ti propongo la sostituzione di un dente con uno o più impianti quando proprio non ci sono alternative. La soluzione impiantare è perfetta se ci sono diversi parametri sotto controllo, ti guideremo in queste scelte prendendoti per mano …. anzi per i denti!