I sorrisi bianchi e luminosi sono davvero affascinanti, quindi è un vero dispiacere vedere i propri denti ingiallire nel tempo…
Ma perché succede e come possiamo trovare una soluzione estetica?
Iniziamo spiegando che ci sono vari gradi di ingiallimento, a seconda della causa, e il colore si definisce da tre fattori che il dentista valuta:
1) La TINTA, ovvero il colore base della dentina, classificata con una scala da A a D;
2) Il CROMA, che rappresenta il livello di saturazione d’intensità della tinta, con una scala da A1 ad A4, ed è determinato dall’età del dente e dallo spessore dello smalto;
3) Il VALORE, cioè il grado di luminosità del colore, che viene maggiormente modificato dallo sbiancamento dentale.
Ma parliamo delle macchie intrinseche, ossia interne allo smalto del dente:
– Il naturale ispessimento della dentina, che è giallo/marrone, sotto lo smalto. Quando è molto spesso, traspare dallo smalto, causando l’ingiallimento. Questo può avvenire in caso di bruxismo, erosione dei denti, ecc.
– Tonalità di colore dello smalto tendente al giallo/marrone o grigio.
– Fumo di sigaretta: la nicotina penetra in profondità, pigmentando lo smalto nelle sue micro porosità.
– Sedute di igiene troppo aggressive o con strumenti usati scorrettamente possono graffiare lo smalto, causando macchie e ingiallimento precoce. Per questo, l’igiene non va sottovalutata.
– Ricorda: i denti da latte, come suggerisce il nome, sono bianchi candidi, a causa dello strato di tessuti molto sottili. A volte, si nota una differenza cromatica con i denti permanenti che, a causa degli spessori maggiori, possono sembrare più gialli, ma è tutto normale.
– Può esserci anche una causa congenita di alterazione dello smalto, in termini di struttura e compattezza dello smalto e colore, come l’ipoplasia dello smalto o l’amelogenesi imperfetta.
– L’uso di alcuni farmaci in età infantile, come le tetracicline, può portare a striature e macchie sui denti, in quanto la molecola si lega al calcio dello smalto.
– La fluorosi, dovuta all’assunzione eccessiva di fluoro in età precoce, è una rarità nelle nostre zone, dove le acque non sono fluorate.
– Anche i farmaci per la chemioterapia possono pigmentare e macchiare i denti, un effetto collaterale accettato nelle terapie oncologiche dove le priorità sono altre.
La buona notizia è che nel 90% dei casi la soluzione per un sorriso più bianco e luminoso esiste.
Osserva i tuoi denti e, se vuoi scoprire come poter migliorare il loro colore e forma, ti invitiamo a venire a fare una visita presso il nostro studio. Qui, valuteremo insieme le cause della colorazione dei tuoi denti e le soluzioni più adatte a te!
Ti aspetto,
Dott.ssa Francesca Romana Nardelli
P.s. Se trovi utili queste informazioni e vuoi scoprire di più sul mio metodo APE che ha già aiutato centinaia di bambini a superare la paura del dentista e a prendersi finalmente cura della propria salute orale…
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